Panoramic Outlook: Le considerazioni generali di Jim Leaviss sui mercati obbligazionari per il 2015

Oscar Wilde avrebbe affermato una volta che “tutto quello che gode di popolarità è sbagliato”. Ebbene, il consenso schiacciante all’inizio del 2014, secondo il quale i mercati obbligazionari non rappresentavano un investimento allettante, è stato completamente smentito. L’incessante declino dei rendimenti obbligazionari, e quindi la solida performance dei titoli di Stato e del segmento investment grade (ad esempio, l’investment grade in sterline ha reso oltre il 10% dall’inizio dell’anno), hanno rappresentato alcune tra le grosse sorprese del 2014. I rendimenti sono scesi in un contesto di discreta crescita e di fine dell’allentamento quantitativo negli Stati Uniti. Tuttavia, in altri ambiti, il quadro macroeconomico appare meno roseo e, mentre gli Stati Uniti si preparano ad un rialzo dei tassi di interesse, la BCE ha imboccato un percorso diverso.

Cosa ci aspetta quindi nel 2015? Quanto è reale la minaccia di deflazione in Europa? Il mercato del dollaro continuerà ad essere rialzista? Cosa succederà sui mercati emergenti e che impatto avrà il crollo dei prezzi petroliferi sulla crescita globale durante il nuovo anno? Jim affronta queste e altre tematiche nel nostro ultimo Panoramic Outlook.

Il valore e il reddito degli asset del fondo potrebbero diminuire così come aumentare, determinando movimenti al rialzo o al ribasso del valore dell’investimento. Possibile che non si riesca a recuperare l’importo iniziale investito. Le performance passate non sono indicative dei risultati futuri.

Gordon Harding

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